Le origini della massoneria

Le domande che hanno assillato l’uomo sin dal primo manifestarsi in lui della coscienza sono: ”Chi sono? – Perché sono? – Da dove vengo? – Dove vado? “Sono questi interrogativi a costituire il Gran Mistero dell’esperienza esistenziale e il principio di ogni”vera conoscenza”.

Si può anche – come fa la gente comune - lasciarsi vivere cercando di evadere le angoscianti domande esistenziali nello stordimento degli stadi o nel frenetico e febbrile affannarsi competitivo delle nostre città,ma esse si presenteranno inquietanti in quelle circostanze della vita, allorchè l’individuo è costretto a sostare e ripiegarsi su se stesso a riflettere sulla sua condizione.

Il succedersi della vita e della morte,l’esperienza della sofferenza e del male esigerà allora delle risposte soddisfacenti a calmare la sua inquietudine di fronte all’ignoto,per dare un senso alla propria vita. E’ qui che si sono inserite le Religioni; ed ogni religione ha sempre avuto al suo interno un gruppo ristretto di Saggi in possesso di Conoscenze di Verità; ma le caste sacerdotali hanno, sin dal loro istituzionalizzarsi in Chiese,impedito che quelle conoscenze e verità di fondo fossero divulgate,onde mantenere sulle masse il loro potere e i loro privilegi. Se all’esterno le religioni hanno mostrato di Dio un loro volto di comodo,v’era tuttavia chi sapeva che Dio è una Legge,o insiemi di Leggi ; ma, per contenere gli impulsi animali e quindi regolare moralmente e civilmente la vita sociale, hanno invece mostrato un Ente trascendente,personale e creatore dell’Universo. Purtroppo certi termini a causa del cattivo uso che ne è stato fatto nel succedersi dei secoli,si sono deteriorati ed hanno svisato il loro vero significato originale. Di fatto anticamente la “Chiesa” era sinonimo di saggi “o iniziati ( tale infatti il senso originale del termine greco “ Ekklesia “) .Era accaduto che le Religioni ,istituzionalizzatesi in Chiese, sono degenerate ed il Sacerdozio,mescolandosi sempre più agli interessi del mondo, ha finito per mondanizzarsi, per cui da Sacerdozio iniziatico si è trasformato in Sacerdozio Professionale.

La conseguenza inevitabile è che man mano è andato perdendo l’esatto concetto di Dio, il quale tuttavia si identifica perfettamente con il GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO (cioè il Dio ineffabile che si manifesta a noi nella Natura e che corrisponde con l’ideale più elevato di Principio Impersonale e Trascendente che i Massoni designano con il GADU.

Riferita alla nostra istituzione,che è appunto Fratellanza Iniziatica, la prima domanda che si pone al Massone è conoscere la sua essenza,la sua origine; sapere in altri termini da quali istituzioni e tradizioni la Massoneria trae le sue radici, il suo principio spirituale.

Le origini della Massoneria si perdono infatti nella notte dei tempi ; ovverosia in quella antichissima civiltà preistorica, di cui si sono perdute perfino le vestigia e la memoria. Essa può quindi ritenersi antica quanto il mondo,in quanto è la depositaria di una tradizione che risale ai primordi della civiltà umana,riallacciandosi ai Misteri pagani e più lontano ancora.

Ancora oggi all’interno delle nostre Logge,la simbologia tramandataci dalle antiche scuole misterioso fiche non è che la perpetuazione iniziatica di conoscenze, o meglio di sublimi intuizioni dell’antichissima Saggezza, che si espresse all’inizio della nostra Era nello Gnosticismo,nei Neoplatonici e nel Cristianesimo primitivo.

I primi rituali,basati principalmente sulla tradizione biblica, ci indicano che Adamo fu iniziato all’Ordine dell’Eden dal Grande Artefice,cui tutti i riti della massoneria si rifanno, il che ci induce a ritenere che le origini della massoneria si possono far risalire sino alle prime società umane, di cui

Adamo è il simbolo,corrispondente appunto alla mitica età dell’Oro della tradizione greco-romana.

Possiamo così ritenere a ragione che sin dall’alba della civiltà sia sempre esistito nell’uomo quell’intimo desiderio di progresso ,questa profonda aspirazione verso la Verità e il Bene,questo desiderio ad operare saggiamente e rettamente,e la massoneria costituisce l’incarnazione di questo desiderio e aspirazione. I principi immutabili su cui essa è stata stabilita – e che costituiscono il suo spirito e la sua caratteristica essenziale – non hanno subito variazioni sostanziali da quelle epoche arcaiche sicchè sono rimasti sempre gli stessi,attraverso tutte le sue metamorfosi o espressioni esterne.

I segni, i simboli,i gesti,l’intima essenza delle allegorie e il significato delle parole corrispondenti ai diversi gradi hanno sempre mantenuto il loro carattere attraverso una trasmissione ininterrotta,anche se le alterazioni della leggenda ( nella sua forma esteriore ) possono essere state notevoli, attraverso il mezzo scelto perché idoneo al suo apparato esterno. Malgrado il segreto,che caratterizzò nel passato l’attività dell’Ordine nelle differenziate forme assunte esteriormente, posssiamo tuttavia ritrovare alcune tracce che confermano le nostre affermazioni.

Nei sacri Templi di ogni epoca e in tutte le religioni,nelle statue,negli ornamenti,nei bassorilievi,nei dipinti,negli scritti che ci sono stati conservati, possiamo scorgere le rappresentazioni simboliche di questa origine lontana: ma perfino nelle lettere degli alfabeti ritroviamo i segni di essenza iniziatica o massonica.

Se le due concezioni filosofico-esoterica della Chiesa e della Massoneria differiscono nelle loro espressioni esoteriche,in realtà entrambe s’innestano su di un denominatore comune di base cosmica ed hanno origine da una stessa sorgente come erano all’origine comuni i fini.

Così nelle Mitologie,nelle leggende e tradizioni che costituiscono il folclore letterario e popolare, si incontrano multiforme tracce dei Misteri Iniziatici, di quella “Parola Perduta” a cui si riferisce la nostra Istituzione tramite il suo insegnamento esoterico rivelato in una forma simbolica.

Lo spirito dell’Ordine – che è iniziatico e simbolico – ha avuto in tutti i tempi questa duplice caratteristica, quale che sia stata la forma particolare in cui si è manifestato presso i diversi popoli e nelle differenti epoche della storia. Tutti i popoli,infatti, conobbero – al di là dell’aspetto esteriore o formale della religione e delle pratiche sacre – un insegnamento parallelo esoterico che si dava unicamente a coloro che si reputavano moralmente e spiritualmente degni e maturi per riceverlo.Lo aspetto esteriore delle religioni-così come lo conoscono i profani – è diretto occultamente dai cosiddetti Misteri ( termine che derivò da “Misto”,il quale appunto nei Misteri veniva applicato al neofita e che stà a significare “muto e segreto”) con evidente riferimento all’ “obbligo “ del segreto ,obbligo che veniva suggellato col giuramento da parte di ogni neofita.

E i Misteri esistettero presso tutti i popoli antichi conosciuti,fino all’ora che precedette il sorgere del cristianesimo: in Egitto come in India, in Persia, in Caldea,in Siria, in Grecia,nella Cina e tra gli indigeni delle Americhe: Se ne osservano tracce nelle curiose cerimonie e usanze delle tribù dell’Africa e dell’Australia,come pure presso le popolazioni cosiddette primitive. Ebbero fama speciale i Misteri di Iside e Osiride in Egitto, quelli di Orfeo e Dionisio, gli Eleusini in Grecia; quelli di Mithra che dalla Persia si estesero con le legioni romane,per tutti i paesi dell’impero.Meno conosciuti,specie nel loro periodo di decadenza e degenerazione, furono quelli di Creta e quelli di Samotracia, quelli di Venere a Cipro, quelli di Tammuz in Siria e molti altri che non hanno lasciato tracce.

Anche la religione Non così invece la religione cristiana ebbe al suo inizio i Misteri come appare in modo inequivocabile dagli scritti dei primi Padri della Chiesa, che insegnarono ai più avanzati dei loro seguaci l’aspetto più profondo e interiore della religione:del resto così fede lo stesso Rabbi di Galilea,il quale istruì il popolo con parabole,allegorie e precetti morali mentre riservava ad una piccola cerchia scelta di discepoli ( quelli disponibili e maturi per tradurli in pratica di vita) l’insegnamento segreto. E l’essenza dei Misteri cristiani è conservata nelle cerimonie che costituiscono gli attuali Sacramenti; di fatto già all’inizio esisteva un esoterismo cristiano che formò il fondamento e punto di appoggio della religione Cattolica a cui si sovrapponeva,senza con ciò opporvisi in alcun modo. E’ certo che certi ordini religiosi non furono nel passato estranei a tale esistenza, che in parte si è mantenuta nell’Ortodossia orientale. Non così, invece, la religione Musulmana,come pure il Buddismo che ebbero e tuttora hanno i Misteri, esse hanno,infatti, conservato e tramandato fino ad oggi molte pratiche sicuramente anteriori all’affermarsi di quelle religioni. Ritrovamenti archeologici recenti ci rivelano reminiscenze di antichi Misteri che venivano celebrati dagli Arabi, dai Caldei,dagli Aramaici e dai Fenici,come pure tra le popolazioni dell’Asia Centrale e meridionale. Benchè i nomi differiscano e differiscono più o meno le forme simboliche,come pure i particolari degli insegnamenti, è caratteristica a tutti la trasmissione di una stessa dottrina esoterica,in gradi distinti, a misura della maturità morale e spirituale dei candidati i quali in quei tempi lontani venivano sottoposti a prove difficilissime,prima che fossero messi a loro disposizione insegnamenti e strumenti. La dottrina, pur nel susseguirsi delle epoche ,è tuttora la stessa,benché sia rivestita esteriormente,secondo i popoli e i tempi, di forme diversificate ( ma sempre analoghe o simili ) che di volta in volta è stata più o meno interpretata,più o meno approfondita in conseguenza del deterioramento naturale che le forme e quei determinati strumenti hanno subito, a seguito dei cambiamenti cui le umane vicende inducono. In pratica ogni insegnamento sorge, si sviluppa, giunge al suo apogeo e poi, allorché il profano viene a mescolarsi al sacro,declina e volge al suo eclissarsi ; è avvenuto anche nelle cerchie iniziatiche quel che naturalmente accade a qualsiasi forma a livello umano per suo ineluttabile destino, poiché tutto ciò che sul nostro piano appare – presto o più tardi – deve avere fine, morire per risorgere in una forma nuova.

L’unità di base di tutte le religioni,assieme all’analogia dei mezzi, è prova evidente dell’unità originaria di tutti i Misteri da una stessa e unica fonte ( = la stessa e unica dottrina ) da cui emanarono per derivazione o per ispirazione le differenti istituzioni o tradizioni religiose, e le Comunioni Massoniche nella loro forma originale e recente. Questa dottrina madre che è stata da sempre la sorgente comune degli insegnamenti più elevati di ogni epoca e popolo,è stata conservata e trasmessa ,nel mistero dei Santuari,anche nelle epoche più oscure della storia, a quanti hanno avuto ed hanno “occhi per vedere e orecchi per udire “ E’ appunto la Dottrina Iniziatica che si espresse nei Misteri dell’Oriente, di Grecia, di Roma, degli Gnostici e dei Cristiani; è la stessa Dottrina Massonica che si rivela mediante lo studio e l’interpretazione dei simboli e delle cerimonie che caratterizzano il nostro Ordine. E’ la Dottrina della Luce Interiore dei Misteri Egizi che si risvegliava nel candidato e si faceva sempre più forte e attiva nella misura in cui egli perveniva alla sua Cristificazione, cioè prendeva coscienza della sua unità e identificazione con Osiride, il Primo e Unico Principio dell’ Universo. E’ inoltre e ancora la medesima dottrina della Luce simbolica che i profani vengono a cercare nei nostri Templi,la quale viene realizzata individualmente nella misura precisa mediante la quale l’individuo si svincola ed affranca dall’influenza profana per cercarla nel segreto sino all’interno del suo essere.  E’ la Dottrina della Vita Universale racchiusa nel simbolico chicco di grano dei Misteri di Eleusis, che veniva interrato perché morisse onde rinascere come pianta alla luce del giorno,dopo la sua putrefazione e rinascita,e quindi essersi aperto il cammino attraverso l’oscurità per germogliare in superficie.

E’ la stessa dottrina secondo la quale il candidato essendo passato attraverso una specie di morte simbolica nel gabinetto di riflessione, rinasce ad una nuova vita come Massone e progredisce dei 3 gradi che lo porteranno alla Maestria mediante lo sforzo personale diretto dalle sue aspirazioni verticali.  E’ la dottrina della Redenzione Cristiana conseguita con la fedeltà alla Parola o Verbo Divino ( = la nostra Vista interiore o presa di coscienza della Verità) che sorge e si esprime in noi conducendoci secondo l’antica espressione brahamana della Maja o illusione della realtà apparente – dalle tenebre alla luce,dall’ignoranza alla conoscenza salvifica ( Gnosi),dalla morte all’immortalità.  E’ anche la Dottrina del VERBO \ LOGOS su cui collocare i nostri strumenti di mestiere simbolici all’aprirsi dei lavori di Loggia,ossia alla piena manifestazione del LOGOS.

Inoltre ,ovunque e comunque,è l’identico insegnamento che si rivela in infinite forme ,adattandosi all’intelligenza e disponibilità dei riceventi; una Dottrina segreta o ermetica mediante simboli,parole e allegorie che è intesa solo da coloro che hanno sviluppato la visione interiore; una dottrina di vita che dovrà incarnarsi in noi ( = carne della nostra carne,sangue del nostro sangue) per operare il miracolo della rigenerazione o nuova nascita ,costituente appunto il fine dell’iniziazione massonica.   Il riconoscimento dell’identità fondamentale di questa Dottrina nelle sue multiformi dispensazioni ed espressioni esteriori, della identità di fini e di mezzi universalmente impiegati per adattarla alle differenti circostanze di tempo e di luogo, ci rende evidente l’esistenza di una Gerarchia occulta,una Fratellanza di Saggi o Istruttori la quale è stata – nel succedersi dell’età – la sua intima ,segreta e fedele depositaria ,manifestandosi esteriormente in forme analoghe e differenziate secondo la maturità dei tempi e degli uomini:

Le origini di questa Gerarchia occulta di Saggi,designata dagli esoteristi Gran Loggia Biamca e dai cattolici come Comunione dei Santi ( e nella Bibbia come Ordine di Melchisedec) è possibile rintracciarle sin dalle prime civiltà umane, di cui questi Maestri – come Re/Sacerdoti – furono rivelatori e condottieri. La loro esistenza è stata e può essere riconosciuta da tutti gli Iniziati, di cui i Maestri si sono serviti e si servono per la realizzazione del loro piano peril nostro pianeta. Si deve a questa Gerarchia occulta – costituita dai genuini interpreti,depositari e dispensatori della Dottrina Segreta,il primo affermarsi dei “ Misteri “ e di tutti i culti nelle forme più antiche, così come pure dell’istituzione Massonica e del resto di ogni movimento progressista e libertario.

Guidare e liberare le coscienze dalle tenebre dell’ignoranza e dell’illusione per indirizzarli alla libertà dello spirito è stato ed è la finalità costante di questi Esseri Evoluti,di questi Filosofi incogniti,e delle loro attività nel mondo.  Ogni Movimento teso ad elevare e liberare l’uomo è – direttamente o indirettamente – ispirata da questa Gerarchia,sempre rafforzatasi man mano che coloro che riescono a liberarsi e innalzare sé stessi realizzano il vero Magistero . Per contro ogni movimento ,politico, sociale o occulto, che tende a limitare, intorpidire e addormentare, schiavizzando le coscienze degli uomini,ha la sua fonte e ispirazione dal Demiurgo o Principe di questo mondo, che è poi il movimento di riflusso dell’onda spirituale ( = i Fratellli dei Sentieri della Sinistra ).  La libertà individuale e il pieno rispetto della stessa è sempre stato ed è la caratteristica del Sentiero di Destra e dell’evoluzione ascendente in opposizione al sentiero discendente della sinistra. A lato delle antichissime istituzioni dei Misteri – protette dai rispettivi regnanti e garantiti da leggi e pricipii speciali con la sua riconosciuta influenza benefica e moralizzatrice,e istitntivamente venerate dalle masse , sorsero in tutto l’oriente e specialmente in India, Persia, Grecia ed Egitto molte comunità mistiche le quali, mentre da un lato possono essere paragonate alle attuali organizzazioni spirituali e ordini monastici, per un altro lato alcune delle sue caratteristiche le ricollegano internamente con la moderna Massoneria. Tali comunità,alcune delle quali assunsero carattere religioso,nacquero dalla necessità spirituale di organizzarsi in strette cerchie per portare avanti – al riparo dalle condizioni a loro contrarie dell’ambiente mondano – una vita in comune più conforme agli ideali perseguiti e alle interiori loro aspirazioni.

Le caratteristiche di queste comunità – che hanno costituito un tratto di unione col nostro Ordine – si rifanno alla loro duplice finalità,operativa e speculativa, in quanto si dedicarono sia ai lavori ed attività materiali, sia agli studi filosofici e alla contemplazione,come condizione per essere ammessi all’iniziazione: Da ciò la necessità di quei mezzi di riconoscimento ( segni – parole – toccamenti ) che usavano tra loro onde accogliere il viandante iniziato il quale si faceva così riconoscere come uno di loro, qualunque fosse la sua provenienza e la sua destinazione.

Di tali mistiche comunità molto si parla nella biografia di Apollonio di Thiana, quel grande riformatore del primo secolo della nostra Era, che visitò molte di queste comunità trasferendosi da Tempio a Tempio delle diverse religioni,ove sempre trovò ospitalità e accoglienza fraterna,per cui con ognuna di esse divise il pane della Saggezza:

La Comunità che ebbe maggiore notorietà –anche perchè presso di loro il Maestro Gesù trascorse molta parte della sua vita onde prepararsi alla sua missione – fu quella degli Esseni. Altrettanto note a quell’epoca furono le comunità dei Terapeuti dell’alto Egitto e quella dei Gesinofosi in India. Caratteristica principale dei membri di tali comunità era la spoliazione da attaccamenti, la massima austerità di vita e la pratica della meditazione che – nei suoi aspetti più profondi – rappresenta la più completa spoliazione della mente ( che è appunto la creatrice di ogni illusione ). Non possiamo passare sotto silenzio – in questa nostra affrettata sintesi sulle origini della massoneria – le grandi scuole filosofiche dell’antichità : quella di Veda in India, la Pitagorica, la Ecclettica o Alessandrina

in Occidente ,le quali furono le emanazioni dirette e ispirate dei Misteri.

Dalla prima diremo semplicemente che suo scopo principale era l’interpretazione dei Libri Sacri o Veda,le antiche scritture bramaniche,opera degli antichi Rishis ( veggenti o profeti ) a carattere soprattutto esoterico con il riconoscimento di un Unico Principio o Realtà Unica dai multiformi aspetti e differenti espressioni.

La scuola stabilita da Pitagora fu praticamente una comunità filosofica ed educatrice che ebbe sede in Crotone,nell’Italia meridionale ( a quel tempo chiamata Magna Grecia) ed aveva un suo preciso ed intimo collegamento con la nostra Istituzione:Lì i discepoli venivano sottoposti ad un lungo periodo di noviziato che può essere paragonato col nostro grado di “Apprendista”. Era loro vietato di parlare e dovevano eseguire costanti pratiche di purificazione onde essere pronti per stati successivi d’illuminazione,ove era loro finalmente permesso di rompere il silenzio; stato che trova la sua chiara analogia con il nostro grado di “ Compagno “,mentre lo stato di perfezione si ricollega con il grado di “ Maestro “. La scuola di Pitagora ebbe una rilevante influenza anche nei secoli successivi, sicchè molti movimenti e istituzioni sociali nacquero dall’ispirazione del Maestro,il quale non lasciò nulla come come sua opera diretta, in quanto il suo era un insegnamento di vita per cui preferiva inculcare i suoi insegnamenti nelle menti e nei comportamenti dei suoi discepoli,anziché confidarli agli scritti considerandoli come lettera morta:

Esiste un antico documento massonico in cui si attribuisce a Pitagora il merito di aver introdotto le tradizioni massoniche orientali nel mondo occidentale greco-romano.

Della scuola Platonica, e dei suoi collegamenti con gli insegnamenti massonici, ci sembra sufficiente far menzione dell’iscrizione che si trovava nell’atrio di quella Accademia. “ Che nessuno qui entri se non conosce la Geometria”, allusione evidente alla natura matematica del Primo Principio,come pure al Simbolismo geometrico ( o costruttivo ) che ci rivela l’intima natura dell’universo e dell’uomo e della sua evoluzione.

La filiazione diretta di queste scuole nei Misteri si evidenzia nel fatto che Platone, come Pitagora e tutti i grandi filosofi di quei tempi,furono iniziati nei Misteri di Egitto e di Grecia ( o in entrambi ) anche se i riferimenti sono molto scarsi, essendo allora ogni violazione al segreto iniziatico  dalle leggi civili anche con la morte. Dalla scuola Eclettica,o neoplatonica di Alessandria di Egitto,va messa in rilievo la duplice caratteristica della sua origine e della sua finalità,essendo sorta dalla convergenza di differenti scuole o tradizioni filosofiche,iniziatiche e religiose, quale sintesi e combinazione delle stesse, considerate da quel punto di vista interiore ove si rivela la comune base unica. Il tentativo di unificazione di scuole e tradizioni differenti per farne risaltare l’Unità delle Dottrine in esse racchiuse,fu rinnovato alcuni secolo più tardi da Ammonio Sacco,il quale fece un rilievo,il principio costante ed universale, che caratterizza gli autentici iniziati di ogni epoca e luogo. Direttamente collegata con la scuola Eclettica alessandrina fu la tradizione,o Scuola Gnostica del cristianesimo,a suo tempo considerata eretica dalla Chiesa di Roma e, in ragione di ciò,perseguitata e poi dispersa.

Lo Gnosticismo si sforzò di fatto di conciliare e fondere –almeno fin dove era possibile – il Cristianesimo allora nascente con le religioni e tradizioni iniziatiche più antiche,col fine di sostituire al dogma ( dottrina ortodossa che impone una accettazione incondizionata delle stesse come “atto di fede”) la Gnosi ( conoscenza o comprensione che porta alla Dottrina interiore).Secondo questa scuola il Vangelo come pure tutte le sacre scritture e insegnamenti religiosi,deve essere interpretato nel suo significato esoterico,cioè come espressione simbolica e presentazione drammatica di Verità Spirituali. Il Cristo, anziché una attribuzione personale del Gesù storico dei cristiani,sarebbe la conoscenza o penetrazione spirituale della Verità ( = stato di coscienza ), che sorge e si sviluppa in ogni iniziato,che perciò stesso diviene il suo autentico “ Cristoforo “ ossia “cristiano”.

Il nome stesso “Gesù “ non sarebbe in realtà che il nome simbolico di questo Principio salvifico dell’uomo,principio che ha il potere di portare l’individuo “ dall’errore ala verità “ e dalla morte alla resurrezione. La stessa Fede (Pistis) era considerata come semplice preparazione per pervenire alla Gnosi,anziché passiva accettazione di qualsiasi affermazione dogmatica,presentata come Verità Rivelata . Senza tener conto delle interpretazioni posteriori, si può ben dire che il Vangelo,le Epistole e l’Apocalisse di Giovanni rivelano abbastanza sufficientemente un fondo gnostico ( la stessa dottrina o tradizione gnostica conosciuta da molti studiosi è stata portata avanti dai discepoli o seguaci di Giovanni ); e questa tradizione gnostica,o Johannita ,rappresenta nel cristianesimo il punto di contatto più diretto con la Massoneria.

 ================================== a cura di Soter Magister

Per le prossime uscite :

Le origini della Massoneria 2° e ultima lezione

Il segreto Massonico

Il cristianesimo massonico

Massoneria e Chiesa (due lezioni)

Il futuro della Massoneria

Anatemi contro la libera Massoneria

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 Siamo profondamente grati ai F:. dell’Accademia di Studi Gnostici ed al F:. Presidente Salvatore   Angotti per averci consentito una collaborazione così importante per un approfondimento su temi così attuali per una diffusione del pensiero di quanti si sono posti lungo il sentiero della Conoscenza.

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